Autore: Paola
Casadei
Editore: Lettere
Animate
Prezzo: 1,99 Euro
l’ebook, 19,90
Genere: Narrativa ,
viaggi, introspezione
Pagine: 282
(ebook). 312 (cartaceo)
Trama
Carlotta è una ragazza molto sensibile, ha sedici anni e dopo una vita trascorsa in Africa si trasferisce in Italia, in una città chiusa e borghese del centro nord. Le sue ex compagne di classe sono meticce, russe, francesi, australiane e vivono come lei le difficoltà di trasferimenti frequenti e bruschi addii. Passione per le foto, grande affetto per il fratellino adottato, Carlotta all'inizio si sente pesante, con un carico di paura e angosce che tiene nascoste nel cassetto della sua scrivania e che un giorno riesce a rileggere per elaborarle a distanza di tempo. Nell'arco di un anno cerca di costruirsi una nuova vita: riuscirà a sentirsi più leggera? A trovare un nuovo equilibrio? E chi è Filippo?
Sua madre, Giulia, per compiere il percorso di distacco da tutto quello che l'Africa ha significato per lei utilizza la sua cucina e propone regolarmente ricette africane, bobotie, thieboudienne, caril de camarao. Viaggi, ricordi, amicizie nuove e ritrovate, drammi e speranze completano il quadro del romanzo.
Descrizione
Uno vero e proprio Zibaldone legato a sedici anni vissuti
in Africa, tra ricordi di viaggi e riflessioni di un’adolescente profonda e
sensibile che ora, con l’ennesimo trasloco che la porta a vivere in Italia,
vede stravolto il suo mondo e deve trovare il suo posto nella nuova società;
conversazioni Skype con le amiche lasciate sul percorso e sparse per il mondo,
fotografie della propria vita in espatrio che un bambino africano utilizza per
le sue ricerche per la maestra. L’Africa
non è una sola, Kapuscinski dice che “…è un vero e proprio oceano, un pianeta a
parte, un cosmo eterogeneo e ricchissimo. È solo per semplificare che lo
chiamiamo Africa. In realtà, a parte la sua denominazione geografica, l’Africa
non esiste.” Non lascia indifferente nessuno, ti marca a vita. Come sarà ora
vivere in Italia?
Citazione
Mi chiamo Carlotta e vivo con un nodo in gola. Ho sedici anni, mi sento sola perché sono diversa da tutte le persone che mi circondano, e questo non mi piace. Non appartengo a nessun luogo. Ho abitato in Africa per cinquemilasettecentosessantaquattro giorni (5764!), per me l'Italia significava solo che la scuola era finita e nonni e cugini mi aspettavano per le vacanze. Ho trascorso un'infanzia felice, ricordo viaggi bellissimi, gran parte dei quali legati al mare: squali, balene e pesci colorati. I miei genitori ridevano spesso, e spesso facevamo safari alla ricerca dei big five nei parchi naturali del Sudafrica e dei Paesi limitrofi, Namibia e Botswana. La prima volta che ho visto la neve - ero in Kenia - avevo nove anni: era bianca come le nuvole. Ora sono qui in Italia. A nessuno importa come mi sento io dentro, cosa penso e cosa vorrei.
Nata a Forlì, dopo il Liceo Classico a Forlì si laurea
con 110 e lode (per errore) in Farmacia. Per alcuni anni lavora in farmacia,
poi è Direttore Tecnico di un laboratorio omeopatico. Dal ’95 per amore lascia
la sua città e vive a Roma, poi a Montpellier, quindi per dodici meravigliosi
anni in Africa (otto in Sudafrica e quattro in Mozambico), dove insegna musica,
pianoforte e italiano. Sposata, madre di due adolescenti che parlano quattro
lingue, dall’Africa si è portata alcuni souvenir viventi: due gatti
sudafricani, Mango e Kruger e un cane mozambicano, Luna.
Da due anni risiede con tutta la sua famiglia a
Montpellier. Adora viaggiare, leggere, suonare il piano e cucinare i piatti dei
paesi in cui ha vissuto.
Contatti
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