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domenica 22 dicembre 2013

Un giorno di ordinaria follia IV

Non potevo lasciare per dopo il postarvi la quarta e ultima parte di questo racconto. So che vi è piaciuto e che tornerete a trovarmi, vero?
Buona lettura a tutti!!


Pronto. Ciao amore. Hai un minuto? Sì, è meglio se puoi uscire un attimo. Intanto finisco di appendere questi vestiti. L’aspirapolvere la farò domani.
Adesso puoi parlare? No, sono in macchina. Sì, ti ho già fatto la ricarica, non ti è arrivata? Senti, non c’è un modo giusto per dirlo, così lo dico e basta. Mi ho appena fatto un controllo al seno e mi hanno trovato una massa tumorale in quello sinistro. Sto andando all’ospedale di Sesto per vedere una specialista che mi farà altri controlli. Certo che posso guidare. No, rimani a lavoro, io sono calma e comunque non arriveresti in tempo per l’appuntamento.
Non piango per paura. Sono solo arrabbiata con la giornata che era iniziata tanto bella!
Pronto! Ciao ancora Stefano. No, non è andata bene. Senti mi hanno trovato un tumore, anzi, più di uno. No, sto andando dalla specialista. Informi tu il capo? Digli che lo chiamerò quando avrò tutti gli esiti. Grazie, sapevo che avresti capito. Crepi il lupo!
Eccomi dottoressa! Sì, nella busta ci sono tutti i referti, gli altri sono arrivati? Eseguendo tutto gli esami durante la giornata abbiamo fatto prima, vero? Certo, capisco che dovrà leggere con calma. Aspetto fuori? Ok, come crede Lei.
Ha finito? Quanto grave è? No, non c’è ancora nessuno con me. Non tornerò domani con mio marito, mi dica e basta.
Sto bene! No, infermiera, non voglio acqua. Vorrei solo sapere come dobbiamo procedere? Questa settimana? Entrambi? Meno male! Pensavo che gli avrei persi.
Domani stesso? Ok.
Le bimbe vanno all’elementare. Parlerò con loro questa sera. Non capiranno ma devono sapere che la mamma non sta bene. L’aiuto di una psicologa dell’ospedale? Certo, perché no.
Ci vedremo domani. Stia tranquilla, guiderò con prudenza. Non è proprio una buona serata, ma anche a Lei.
Sì, caro, sto bene. Beh, non era qualcosa che avrei voluto affrontare, ma dovrò farlo. Lo so che posso contare su di te. Non penso fare tutto da sola ma oggi ho voluto così. Stai calmo, la dottoressa mi ha detto che quello del seno è operabile e quello nei polmoni sarà trattato con chemioterapia per provare a distruggerlo. No, lascia, faccio io da mangiare. Se vuoi farmi contenta, apri una birra per me. Penso che passerà molto prima che riesca a berla tranquilla.
Tutti a tavola! È pronta la cena. Di corsa a lavarvi le mani. Qualcuno prende l’acqua? Ragazze mangiate tutto che dopo papi ed io dobbiamo dirvi qualcosa.
No, non avete combinato niente, ma è qualcosa che dobbiamo affrontare insieme, come una famiglia.   
Grazie mille per il tempo che mi avete dedicato, ci conto di vedervi ancora!

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